Ormone della crescita: funzioni, come stimolarlo ed effetti sul corpo

Ormone della crescita: funzioni, come stimolarlo ed effetti sul corpo

L’ormone della crescita stimola la produzione di una proteina chiamata fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) nel fegato. Il GH umano ricombinato viene spesso somministrato come terapia ormonale sostitutiva per il trattamento dell’ipostaturismo da deficit di GH. Lo scopo della terapia è quello di normalizzare il sistema dell’accrescimento ed è somministrata ogni giorno mediante iniezione sottocutanea. Un altro fattore positivo è il sonno di qualità, soprattutto durante le fasi di sonno profondo noto come “sonno ad onde lente”. È quindi importante garantire un riposo adeguato a massimizzare questa produzione naturale.

Perché fare il test dell’ormone della crescita (GH)?

L’ormone della crescita (GH) estratto dalle ipofisi è stata utilizzato fino agli anni ’80. La misurazione dei livelli di IGF-1 e IGFBP-3 comincia dalla valutazione dell’asse ormone della crescita (GH)/IGF-1. L’IGF-1 riflette l’attività dell’ormone della crescita (GH) e l’IGFBP-3 è il principale vettore di peptidi IGF. I livelli di IGF-1 e di IGFBP-3 vengono misurati perché i livelli di ormone della crescita (GH) sono pulsatili, estremamente variabili e difficili da interpretare. I primi medicinali a base di ormone della crescita contenevano somatotropina di origine biologica, estratta da cadaveri di giovani uomini o scimmie – con notevoli problematiche sia etiche che sanitarie. Questa pratica era altamente pericolosa ed aumentava sensibilmente il rischio di contrarre la malattia di Creutzfeld-Jacob.

  • Tuttavia, le ricerche non hanno mostrato un’incidenza di nuovi tumori maggiore di quella attesa o un tasso di recidiva più elevato.
  • Negli adulti, il GH svolge importanti funzioni non più legate all’accrescimento ma al controllo del metabolismo di zuccheri, grassi e proteine.
  • Quando è presente in quantità adeguate, promuove la sintesi delle proteine nei muscoli, il che porta all’aumento della massa muscolare e alla forza muscolare.

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La terapia sostitutiva con GH può essere probabilmente iniziata con sicurezza dopo almeno 1 anno dal completamento con successo della terapia antitumorale. Poiché nessun singolo test è efficace al 100% nello stimolare il rilascio di ormone della crescita (GH) (1), è necessario eseguire due test di stimolo dell’ormone della crescita (GH) (solitamente nella stessa giornata). Generalmente i livelli di GH raggiungono il picco da 30 a 90 minuti dopo la somministrazione di insulina o dopo l’inizio dell’infusione di arginina, da 30 a 120 minuti dopo la somministrazione di levodopa, da 60 a 90 minuti dopo la clonidina, e da 120 a 180 minuti dopo il glucagone. Altre anomalie possono essere presenti, a seconda del difetto che ne è alla base, e il bambino può avere un ritardato o un mancato sviluppo puberale. L’aumento di peso durante la crescita può essere sproporzionato, con conseguente obesità relativa. I neonati che hanno difetti congeniti dell’ipofisi o dell’ipotalamo possono avere ipoglicemia (che può verificarsi anche nei bambini più grandi), iperbilirubinemia, difetti della linea mediana (p. es., palatoschisi) o micropene, nonché manifestazioni di altre carenze endocrine.

Fattori positivi per la secrezione di ormone somatotropo

La somatostatina regola il ritmo e la durata dei picchi mentre il GHRH ne regola l’ampiezza. Inoltre, anche l’IGF-1 prodotto dal fegato tende ad inibire la secrezione dell’ormone della crescita. Il suo potente effetto inibitorio lo rende efficace nel contrastare i pericolosi effetti negativi indotti da una iperproduzione di ormone della crescita (ad es. acromegalia e gigantismo). La somatostatina, invece, ha un effetto “feed-back negativo”, e tende ad inibire il rilascio di ormone somatotropo e di molti altri ormoni come prolattina, insulina ed ormoni tiroidei.

Prima di tutto, il GH stimola la sintesi proteica, ossia favorisce la sintesi delle proteine nei muscoli. Le proteine sono costituenti fondamentali del tessuto muscolare, e un aumento nella sintesi proteica contribuisce alla crescita e al ripristino delle cellule muscolari. L’attività fisica, in particolare l’esercizio anaerobico e l’allenamento di resistenza, può stimolare la produzione di ormone della Trenbolone crescita (GH). A completamento, può prescrivere esami del sangue per misurare direttamente i livelli di GH e IGF-1 (Insulin-like Growth Factor-1), un ormone prodotto in risposta alla stimolazione del GH e risonanza magnetica per escludere eventuali lesioni ipotalamiche o ipofisarie. Nel secondo caso, l’ormone può provenire da fonti sintetiche, spesso ottenuto mediante tecnologia del DNA ricombinante.

Raramente, l’ormone della crescita (GH) non è carente, ma i recettori dell’ormone della crescita (GH) sono anormali (insensibilità all’ormone della crescita [GH]). La somatotropina è stata a lungo associata all’uso illecito nel mondo dello sport, noto come doping. Gli atleti possono essere tentati di utilizzare la somatotropina per i suoi presunti effetti di miglioramento delle prestazioni, tra cui l’aumento della massa muscolare, la riduzione del grasso corporeo e il miglioramento della capacità di recupero. A differenza dei bambini, negli adulti il medico deve misurare anche la quantità di grasso corporeo e massa muscolare per identificare eventuali cambiamenti nella composizione corporea associati al deficit di GH. Gli endocrinologi, cioè i medici che hanno particolare familiarità con gli ormoni e con la diagnosi e il trattamento delle malattie ormonali, possono eseguire una serie di esami che possono essere utilizzati per trovare o escludere una carenza di ormone della crescita.

L’apparato radicale è responsabile della capacità della pianta di prelevare le sostanze nutritive dalla terra. Quando questo è compromesso, non è più in grado di trasmettere le giuste quantità di nutrienti e ne consegue che la pianta comincerà ad appassire progressivamente, arrivando nel peggiore dei casi a seccare o marcire. È evidente che l’impiego degli ormoni radicanti solo per lo stimolo della moltiplicazione per talea, come spesso accade, risulta notevolmente riduttivo e priva le piante di un importante alleato.

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